VIGEVANO: LA CITTA’ RINASCIMENTALE DI LUCHINO VISCONTI E LUDOVICO IL MORO

CHF 65 a persona

Programma

Siete curiosi di andare alla scoperta di un piccolo borgo non lontano dal Ticino?

TiCiPorto ha deciso di organizzare una visita a Vigevano per visitare questo piccolo, ma intrigante paesino e passare una giornata in compagnia.

Per saperne di più, scorri qui in basso.

Destinazione:
VIGEVANO
Giorni:
Andata il 25/03/2023
Ritorno il 25/03/2023
Prezzo:
CHF 65 a persona
Partenza:
CAMORINO-LUGANO-MENDRISIO-CHIASSO
Incluso:

Bus Gran Turismo andata e ritorno


Accompagnatore TiCiPorto


Visita guidata


Escluso:

TUTTO QUANTO NON ESPRESSAMENTE MENZIONATO NELLA SEZIONE INCLUSO


Dettagli sul viaggio

Partenza dalle varie località del Ticino verso le ore 7.00 in direzione di Vigevano.

Durante il tragitto faremo una sosta colazione mentre l’arrivo sarà previsto verso le 10.00 nella bellissima piazza ducale, da dove, alle 10.30 inizierà la nostra visita guidata nella città fortificata da Luchino Visconti lungo la linea del fiume Ticino, confine naturale, che di fatto, divideva la città dal marchesato di Monferrato.
La gloria della città di Vigevano coincise con il successivo dominio degli Sforza grazie a Ludovico il Moro, già duca di Milano dal 1494. Infatti egli elesse la città a simbolo del suo potere e della sua gloria, radunando intorno a sé artisti del calibro di Leonardo da Vinci e Donato Bramante, che lo arricchirono con i loro capolavori.
Verso le 12.30 torneremo in piazza Ducale per concludere la nostra visita guidata.
Pranzo e tempo libero per un giro in città, visitare uno dei numerosi musei (consiglio il museo archeologico) oppure salire con noi sulla torre simbolo della città che prende il nome dal suo ideatore Donato Bramante “Donnino” o semplicemente “il Bramante” (noto architetto e pittore italiano del XV secolo).

Ci ritroveremo da dove abbiamo iniziato il nostro tour (piazza ducale) alle ore 16.30 per il rientro in Ticino.

VIGEVANO

Vigevano è un centro industriale di rilievo nazionale, Vigevano è nota per essere stata a lungo uno dei principali centri di produzione di scarpe nel mondo. Nel 1866 vi sorse il primo calzaturificio a modello industriale, aprendo una stagione che nel secolo successivo avrebbe portato il capoluogo lomellino a produrre decine di milioni di scarpe esportate in tutto il mondo, guadagnandosi l’appellativo di “capitale della scarpa”. Ancora oggi il Museo internazionale della calzatura, ospitato nei locali del Castello Sforzesco, conserva le testimonianze di un periodo cruciale della storia industriale italiana. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti dopo il capoluogo e primo per superficie, compreso interamente nel parco naturale lombardo della Valle del Ticino.

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